TASI – Aliquota al 2,5 per mille

Tra pochi giorni i cittadini dovranno versare le tasse relative alla TASI la cui aliquota il Partito Democratico, in questa Città, ha fissato al 2,5 per mille e cosa ancor più sbalorditiva è che questa ennesima vessazione a carico dei cittadini è accompagnata dalle dichiarazioni dell’Assessore Carlo Troianiello che espone  “letteralmente i numeri” senza tener in considerazione alcuni aspetti fondamentali come il fatto che le Città, che hanno applicato il 3,3 per mille, come Bologna, Firenze, Napoli, Genova, Torino hanno impegni maggiori e servizi diversi non paragonabili ad una Città come la nostra.  Sono le parole di Giuseppe Simeone (FI) che spiega: quando poi l’assessore del Partito Democratico, non volendo tenere in considerazione le motivazioni di Forza Italia,  parla di IMU dovrebbe documentarsi e leggere lo studio della Federconsumatori in cui l’associazione rende noto che la TASI finisce per penalizzare le famiglie meno abbienti e le case di minor valore. Con l’IMU, infatti, c’era una detrazione fissa e obbligatoria di 200 euro per l’abitazione principale più 50 euro per ogni figlio, che consentiva ai proprietari di 5 milioni di abitazioni principali di non pagare nulla. Ora con la TASI anche gli immobili di minori dimensioni e basso valore catastale, anche dove ci siano detrazioni progressive, dovranno comunque pagare la tassa. Quindi cosi come ribadito dalla Federconsumatori, questa “TASI piatta” si rivela iniqua e regressiva rispetto alla vecchia IMU perché alza il prelievo per le abitazioni di valore medio basso e per le famiglie numerose e lo abbassa per quelli di valore più alto. Inoltre raccomandiamo all’assessore del Partito Democratico di vigilare affinché la spesa pubblica sia razionalizzata e diretta ad obiettivi comprensibili. Innumerevoli discrasie e disservizi sono evidenziabili come la mancata pulizia delle fogne, lo spreco della pubblica illuminazione peraltro insufficiente, il parcheggio selvaggio nelle vie cittadine, le buche nelle strade cittadine e cosi via. Come sempre il Partito Democratico si qualifica come partito delle tasse.