Autore: Giuseppe Simeone

Istituto Pietrasanta: don Luigi Merola e il questore Grassi alla chiusura dell’anno scolastico

Da CasertaNews – Sabato 8 giugno si è celebrato il don Donato Day. Una giornata di riflessione dedicata alla memoria e all’eredità di Don Donato Giannotti, fondatore della Congregazione Suore Ancelle dell’Immacolata.

A conclusione dell’anno scolastico l’Istituto Pietrasanta di Santa Maria Capua Vetere ha accolto le famiglie degli alunni con un benvenuto e un momento di preghiera. Gli ospiti hanno prima ascoltato e visto una rappresentazione musicale che incarnava lo spirito di generosità e di impegno sociale di Don Giannotti e poi hanno incontrato don Luigi Merola, presidente della Fondazione A Voce d’’e Creature, e Andrea Grassi, Questore di Caserta.

Ad aprire l’incontro insieme a Madre Rosa e alle suore l’avvocato Giuseppe Simeone, segretario particolare del sacerdote napoletano e responsabile della comunicazione della Fondazione. L’avvocato sammaritano ha ricordato ai piccoli alunni e alle loro famiglie i primi anni dell’impegno pastorale e sociale di don Luigi a Forcella, la morte della bellissima Annalisa Durante, gli anni vissuti a Roma e la sua vita sotto scorta. Don Luigi Merola ha focalizzato il suo intervento sul tema della legalità e della genitorialità. Dopo l’incontro gli ospiti hanno visitato la mostra dedicata a Don Donato Giannotti.

Chi è don Donato

Donato Giannotti è nato in Casapulla il 6 giugno 1828. Fu battezzato in casa la domenica successiva, 8 giugno, da don Giuseppe de Crescenzo, sacerdote da appena due mesi e nipote del parroco di Casapulla don Elpidio Giannotti. Il 21 maggio 1853 è ordinato presbitero nella Cattedrale di Capua. Nel 1872 don Donato prende in affitto una casa per accogliervi bambine povere ed orfane. Fonda il Pio Ritiro delle Ancelle di Maria Immacolata. Il 19 dicembre 2011 Papa Benedetto XVI firma il decreto della sua venerabilità.

https://www.casertanews.it/formazione/scuola/chiusura-anno-scolastico-istituto-pietrasanta.html

A scuola con le unità cinofile della Guardia di Finanza

Da CasertaNews – Un altro splendido incontro all’insegna della legalità con i piccoli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Fieramosca – Martucci” di Capua. Il Comandante Lorenzo Bernardi e i suoi collaboratori hanno illustrato, con l’aiuto della mascotte Finzy, i compiti della Guardia di Finanza e dei nuclei speciali.

I piccoli alunni hanno imparato con le avventure di Finzy, grifone animato in numerose missioni, il rispetto delle regole e i doveri che ogni buon cittadino deve osservare. Nella seconda parte dell’incontro gli alunni hanno assistito ad una dimostrazione pratica di come operano ogni giorno le unità cinofile dislocate presso aree metropolitane, aeroporti, porti o zone di particolare interesse operativo. I cani sono entrati in azione e tra le borse dislocate all’interno del perimetro dimostrativo hanno trovato il manicotto: il “premio”. Il manicotto è un telo di spugna arrotolato e legato con del particolare nastro adesivo ed è il gioco preferito dei nostri amici a quattro zampe con cui sono stati addestrati per molto tempo e che durante l’attività addestrativa era stato associato alla presenza della sostanza stupefacente. Gli alunni al temine della dimostrazione hanno accarezzato i cani e posto agli agenti tante domande. Tra le razze canine impiegate c’è il Labrador Retriever, il Pastore Belga Malinois e il Pastore Tedesco.

“Dopo la fase dell’addestramento primario – si legge sul sito della GdF – i cani vengono avviati ai vari corsi di specializzazione unitamente al conduttore a cui sono inizialmente affidati. Nasce così l’unità cinofila. L’uomo e l’animale diverranno un binomio inscindibile, una simbiosi assoluta che sarà chiamata ad operare nelle più svariate condizioni di luogo e di tempo per ricercare odore di cose e persone; saranno poi l’intesa e l’affiatamento dell’unità cinofila a garantire ottimi risultati in campo lavorativo”.

https://www.casertanews.it/blog/servire-non-servirsi/guardia-finanza-cinofili-scuola-capua.html

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha visitato oggi a Napoli la sede della Fondazione “A’ voce d’e creature”.

Dal sito del Ministero dell’Interno – Il titolare del Viminale ha inoltre visitato a Napoli la Fondazione “A’ voce d’e creature”. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha visitato oggi a Napoli la sede della Fondazione “A’ voce d’e creature”, ospitata in uno spazio confiscato alla criminalità organizzata, dove ha incontrato il presidente don Luigi Merola e alcuni studenti che frequentano i laboratori e il dopo-scuola della fondazione.

«Grazie all’impegno ammirevole di don Luigi Merola, sono stati salvati oltre 1000 ragazzi dalla criminalità organizzata. La sicurezza non si fa solo con la doverosa presenza delle Forze di polizia, delle istituzioni, della sicurezza e della giustizia, la si fa educando i giovani», ha sottolineato il titolare del Viminale.

Nel pomeriggio il Ministro Piantedosi ha presenziato a Caivano il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto di Napoli Claudio Palomba.

«Abbiamo deciso di fare di Caivano un importante laboratorio, anche per esportare in altri luoghi i moduli di intervento che stiamo applicando in quest’area. Sperimentiamo qui un impegno corale di tutte le istituzioni dello Stato per produrre una vera e propria rigenerazione, che non è solo dei luoghi, ma anche della vita delle persone, e farne un modello anche per altre situazioni, perché siamo consapevoli che il problema del degrado non nasce né si esaurisce a Caivano», ha dichiarato il titolare del Viminale durante il punto stampa seguito alla riunione del comitato.

https://www.interno.gov.it/it/notizie/ministro-piantedosi-caivano-comitato-provinciale-ordine-e-sicurezza-pubblica

Pompei, i bambini a rischio camorra raccontati a Rai 3 ad «Avanti Popolo»

Da “Il Mattino” – “Avanti Popolo”, il programma di Rai 3 di Nunzia De Girolamo ha ascoltato il grido d’allarme di don Luigi Merola: «serve più impegno per i poveri, chi ha incarichi di Governo deve ascoltare il loro grido. Mi batterò sempre per difendere i diritti degli ultimi. Tutti dobbiamo lavorare per salvare i nostri ragazzi dalla strada. L’unica arma per rendere umano il cuore di un minore è la testimonianza, a tutti va data la possibilità di poter cambiare. Nessun bambino nasce delinquente». E per rendere felice il Natale dei bambini poveri, a rischio camorra accolti nella sua fondazione “A’ voce d’ è creature” di Pompei e Napoli, don Luigi Merola ha avviato una raccolta fondi per acquistare giocattoli. L’avvocato Giuseppe Simeone presta la sua opera di beneficenza per gli scugnizzi di don Luigi, mettendo a disposizione il suo tempo e rispondere a chi vuole donare felicità al 3807982072.

https://www.ilmattino.it/napoli/area_metropolitana/pompei_bambini_rischio_camorra_raccontati_rai_3_ad_avanti_popolo_di_nunzia_de_girolamo-7694131.html?refresh_ce

Lotta al bullismo e cyberbullismo all’Istituto Pietrasanta

Da CasertaNews – Una giornata con i bambini e bambine della scuola dell’infanzia e primaria di Santa Maria Capua Vetere. Madre Rosa Trombetta, le Suore Ancelle dell’Immacolata e i docenti hanno accolto don Luigi Merola, presidente della fondazione di recupero minorile A’ Voce d’’e creature, Valentina Ricchezza, magistrato e componente della XV commissione dell’Associazione Nazionale Magistrati, Mario Iodice, comandate della stazione dei Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e Edda de Iasio, assessore alla pubblica istruzione della città del foro. Gli alunni hanno ascoltato le testimonianze degli ospiti ispirate da parole di sostegno ai più vulnerabili, inclusione, contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione.

Un momento importante per gli alunni e genitori presenti perché la scuola oggi più di ieri deve essere molto attenta ai rischi a cui tutti noi andiamo incontro. Rischi non solo materiali ma anche di povertà affettiva, culturale e sociale. Abbiamo bisogno di momenti di prevenzione, di istruzione di qualità e scuole aperte che non lasciano da soli i giovani; una scuola maestra di nozioni ma anche maestra di vita sulla scia del grande esempio del Fondatore delle Suore Ancelle, don Donato Giannotti, che accoglieva nella sua casa tutti i fanciulli, senza distinzione.

Durante l’evento le Suore Ancelle e i docenti hanno festeggiato con orgoglio gli studenti di quinta classe, premiandoli con un ricordo della scuola come segno del loro impegno. L’incontro è stato moderato dall’avvocato Giuseppe Simeone, coordinatore del protocollo d’intesa “Educazione alla Legalità” e segretario di don Luigi Merola.

https://www.casertanews.it/blog/servire-non-servirsi/scuola-legalita-pietrasanta-bullismo.html

Impegniamoci sempre per la pace

Da CasertaNews  – Lunedì 22 maggio alle 9,30 dalla sede centrale di via Porta Fluviale guidato dalla dirigente Antonella Spadaccio è partito un corteo di oltre 400 persone. La “Fiaccola della Pace” è stata accesa e portata alla testa del corteo da una piccola alunna Ucraina. Alunni, docenti, rappresentanti di Istituzioni e associazioni hanno marciato per le strade della città di Capua; arrivati nel cortile della scuola primaria di Porta Napoli grazie alla preziosa collaborazione dell’attivista Agnese Ginocchio e del Comandante del Nucleo Investigativo Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta Marilena Scudieri, sono stati piantati un ulivo della pace e un leccio. Don Gianni Branco ha benedetto le piante messe a dimora dagli alunni dell’Istituto Comprensivo. Presenti i collaboratori e le collaboratrici della dirigente scolastica, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Capua Paolo Minutoli, Marisa Giacobone vicesindaco della città di Capua, Savino Compagnone ed i suoi collaboratori della cooperativa città Irene onlus accompagnati dai beneficiari del progetto SAI, l’avvocato Giuseppe Simeone, coordinatore di molteplici iniziative sulla legalità.

La Marcia della Pace

Durante la manifestazione della “Fiaccola della Pace” è stato piantato l’albero della pace, simbolo di questa mobilitazione. È il monumento vivo, sempreverde, simbolo della vita che mai muore, dedicato alla memoria di tutti i caduti e delle vittime delle guerre, stragi, attentati, terrorismo, criminalità, violenze e mafie; in solidarietà con il popolo Ucraino e con tutti i Paesi colpiti dalle guerre. L’Albero di ulivo è dedicato inoltre alla memoria di don Lorenzo Milani, costruttore di pace e ideatore della scuola di Barbiana. Sulla targa sono stati infine ricordati anche i giudici Falcone e Borsellino. Al termine è stato siglato il patto di impegno per la pace.

Un albero per il futuro

Un progetto nazionale per mettere a dimora un albero con i Carabinieri della biodiversità e il Ministero della Transizione Ecologica; un gesto concreto per contrastare i cambiamenti climatici e aiutare a formare un grande bosco della legalità. Un impegno che contribuirà a trattenere una grande quantità di CO 2. Gli alunni quindi hanno messo a dimora e geolocalizzato il leccio attraverso un codice identificativo e un QR code che permetterà di monitorare lo stato della pianta. Ogni albero piantato contribuirà a costituire in tutta Italia un grande bosco diffuso, fatto di specie autoctone che cresceranno aumentando la qualità ambientale. Il leccio è una delle querce più comuni nei nostri climi, ed al contrario delle altre querce ha un fogliame sempreverde. Specie tipica della macchia mediterranea, si trova comunemente sia sulle colline che in pianura, arrivando a spingersi dal livello del mare fino ad altezze elevate, in presenza di ambienti soleggiati.

https://www.casertanews.it/blog/servire-non-servirsi/marcia-pace-impegno-capua-scuola.html

Prevenzione dall’alcol. Partita la campagna nelle scuole.

Sette incontri, altrettanti Istituti scolastici, oltre mille alunni coinvolti: è partita lunedì l’importante campagna di sensibilizzazione rispetto alla prevenzione dall’alcol nell’ambito della nuova annualità del Progetto “Educazione alla Legalità”, avviato nel 2017 dall’Amministrazione Mirra insieme alla Curia Arcivescovile di Capua, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la Procura della Repubblica, la Sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati, il Centro di Giustizia minorile, la Questura di Caserta con il commissariato della Polizia di Stato, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e tutte le dirigenze degli istituti scolastici comprensivi e superiori della città.
Il primo incontro, con i coordinatori del progetto Giuseppe Simeone e Oscar Bobbio e con l’Assessore De Iasio, si è tenuto presso l’Istituto Gallozzi.
Il programma prosegue così:
  • 24 febbraio Istituto Mazzocchi
  • 27 febbraio Istituto L. da Vinci
  • 3 marzo Istituto Principe di Piemonte
  • 8 marzo Istituto Righi-Nervi-Solimena
  • 15 marzo Istituto Uccella
  • 20 marzo Istituto Amaldi-Nevio

Colorare fa bene al cuore

“Colorare fa bene al cuore” è un progetto sociale ideato da Giuseppe Simeone. L’idea vuole essere semplice, utile e importante. Il mondo in cui viviamo è pieno di splendidi colori. Pensiamo ai colori del mare, dei fiori, degli animali, del tramonto e dei nostri occhi. Colorare è un’attività manuale fondamentale che aiuta a crescere ed è molto importante nell’educazione di bambini e bambine nonché di ragazzi e ragazze. Colorando i disegni di questo libro potranno stimolare la loro intelligenza, esprimersi, divertirsi, giocare e allo stesso tempo imparare a conoscere i colori della natura e di ciò che li circonda. Coloriamo insieme!

Le copie di questo libro sono state stampate anche grazie al prezioso contributo di persone che hanno aderito ad una raccolta fondi organizzata dall’autore. L’idea progettuale “Colorare fa bene al cuore” prevede che questa pubblicazione sia donata a tanti bambini e bambine nonché ragazzi e ragazze.

Giuseppe Simeone è nato a Caserta nel 1981. Avvocato e giornalista, compie gli studi tra la sua città di origine Santa Maria Capua Vetere e Roma. Laureato in giurisprudenza presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, iscritto all’ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere, svolge l’attività di libero professionista. È iscritto all’ordine dei giornalisti pubblicisti della Campania. Si occupa principalmente di temi di attualità, fede, politica e legalità. Ha frequentato presso la Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana i corsi di Dottrina Sociale della Chiesa, Media Management, Cattolici e Politica. Da sempre è impegnato in attività sociali e di volontariato dedicandosi con particolare attenzione ad attività educative con i minori e non, sia nel mondo scolastico ed universitario che nel mondo del terzo settore.

Lettera al direttore di Avvenire Marco Tarquinio – 56ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

I doveri (specie davanti alla guerra) di chi informa e fa comunicazione

Caro direttore,
domenica 29 maggio è stata celebrata la 56ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul tema «Ascoltare con le orecchie del cuore». Lo scorso anno si era invece riflettuto sulla necessità di «andare e vedere». Come ricorda spesso papa Francesco, abbiamo sempre bisogno del cuore, abbiamo bisogno di più cuore, abbiamo bisogno di comunicare con il giusto tempo le storie che decidiamo di raccontare. Sia come comunicatori professionisti sia come comunicatori che svolgono in altri settori il proprio servizio, come nel mio caso. E abbiamo la responsabilità e il dovere di resistere ai tempi moderni che “impongono” ritmi frenetici che non danno qualità all’informazione. Dietro le parole e le battute scritte sul taccuino e sul computer ci sono delle persone. Che cosa ne pensa?

Giuseppe Simeone, avvocato Santa Maria Capua Vetere (Ce)

Mi fa piacere che sia un avvocato come lei, caro amico, cioè una persona che per mestiere rappresenta altre persone, a richiamare il principale dovere di chi fa comunicazione e, in diversi modi, informa: ricordarsi che ogni parola che usiamo tocca, motiva o ferisce uomini e donne in carne e ossa. A volte toccandone anche soltanto una (in realtà quasi mai siamo appena “uno”: ognuno di noi è pure le relazioni che intesse con gli altri). Altre volte, infinite di più, toccandone molte, e persino moltissime. È quanto stiamo sperimentando in questi mesi nella comunicazione e nell’informazione sulla terribile fase della guerra d’Ucraina aperta dell’invasione russa: prevalgono purtroppo, con un’intensità impressionante e un quasi unanimismo senza precedenti nel sistema politico-mediatico del nostro Paese, le parole di guerra, che seminano sempre più guerra e pretendono di usare addirittura ragione e cuore per giustificare il massacro d’umanità che è ogni guerra. Non ci si può rassegnare a questo. E su queste pagine di certo non ci rassegniamo.

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/i-doveri-specie-davanti-alla-guerra-di-chi-informa-e-fa-comunicazione

No Profit ospiti Don Luigi Merola e Giuseppe Simeone: “L’obiettivo della fondazione è togliere i bambini dalla strada”

Da MinformoTV – Negli studi di Minformotv si è tenuto NoProfit, il format ideato per dare spazio e voce al terzo settore condotto da Monica Ippolito. Gli ospiti in studio Don Luigi Merola e l’avvocato  Giuseppe Simeone, rispettivamente presidente e responsabile della comunicazione della Fondazione A voce d’e creature.

La trasmissione inizia con Merola che afferma “La mia fondazione è nata dopo la morte di Annalisa Durante con l’obiettivo di rifondare il quartiere di Forcella. In Italia non esiste la continuità.”

Dopo l’avvocato Simeone sostiene “Il principale obiettivo della fondazione consiste nel togliere i bambini dalla strada. Don Luigi è la nostra guida”

In seguito Merola ribadisce “Il prete è un pescatore di uomini e si deve rendere conto di come va il mondo: le parrocchie devono essere luoghi aperti a tutte le ore. Dobbiamo rifondare la scuola : i professori devono sintonizzarsi con gli studenti.”

Al termine della prima parte Don Luigi Merola afferma “Quando mi hanno messo la scorta, ho sofferto molto: poi però siamo diventati una famiglia. La paura va controllata, adesso i miei bambini mi danno il coraggio di combattere.”

Nella seconda parte della trasmissione Merola sostiene ” Per dare nuove speranze alle persone, bisognerebbe trasformare i diversi beni confiscati in luoghi di attrazione.

Al termine della trasmissione Simeone afferma “Attraverso il calcio e lo sport, i bambini imparano le regole, a stare insieme e a fare squadra.”

https://www.minformo.com/2022/06/17/no-profit-ospiti-don-luigi-merola-e-giuseppe-simeone-lobiettivo-della-fondazione-e-togliere-i-bambini-dalla-strada/?amp=1

Per vedere la puntata clicca al seguente link:

No Profit con Don Luigi Merola e Giuseppe Simeone