‘I diecimila volti della legalità’, l’esperienza di chi guarda al domani

Da Vatican News – E’ una pubblicazione che è stata presentata a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta e che da qualche settimana è in libreria. Un racconto che è espressione di un lavoro incessante per costruire un futuro diverso
di Giuseppe Simeone
Testimonianze di uomini e donne che hanno messo a disposizione le proprie competenze per favorire così la partecipazione attiva degli studenti ad attività di formazione legate ai valori della legalità e della memoria. E’ il cuore del libro: “I diecimila volti della legalità. Santa Maria Capua Vetere come modello di cooperazione istituzionale”, pubblicato da Basilisco editore, nel quale, attraverso la conoscenza delle regole, si vuole promuovere una cultura improntata al rispetto della persona, favorendo uno stile di vita caratterizzato dalla sobrietà e dallo spirito di servizio per il bene comune.

Il progetto denominato Protocollo d’Intesa “Educazione alla Legalità” che ha coinvolto oltre diecimila tra studenti e docenti è un’alleanza educativa che può essere un esempio di cooperazione istituzionale per altri territori. Un modo anche per rafforzare e potenziare la collaborazione fra il sistema istituzionale e il mondo della scuola, costruendo così una rete di supporto per educare alla legalità.

Il seme piantato nel Duomo di Santa Maria Capua Vetere il 27 gennaio 2017, in cui si è svolto il primo incontro, è germogliato. La pubblicazione di questo volume non rappresenta un punto di arrivo ma un punto di riflessione comune per una nuova ripartenza. Il libro è il frutto delle esperienze vissute da una comunità di persone che hanno deciso di sedersi attorno ad un tavolo ed impegnarsi insieme, condividendo un percorso di formazione costante: dalle mafie al cyberbullismo, dalle sfide lanciate dal Sinodo dei giovani alla violenza di genere fino alle dipendenze dai videogiochi, dall’alcol alle droghe, il gioco d’azzardo come la custodia del Creato e la Lettera Enciclica Laudato si’.

Da segnalare in questo impegno anche lo spettacolo teatrale “Epochè” con magistrati, polizia penitenziaria e detenuti sul palco del teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Un viaggio musicale che attraverso le opere di vari musicisti ha raccontato cosa significa l’esperienza carceraria, invitando gli spettatori a sospendere il proprio giudizio (nella filosofia greca il termine epochè stava ad indicare la sospensione) e quindi a non affrettarsi a giudicare chi porta con sé il marchio del carcere. Particolarmente significativi, come raccontato nel libro, gli incontri degli studenti sia con l’arcivescovo di Capua, monsignor Salvatore Visco nella Giornata nazionale della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie ma anche con Papa Francesco, in occasione dell’udienza generale del 6 dicembre 2017, quando ha salutato i pellegrini e tutti coloro che hanno aderito al progetto di formazione alla legalità.

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